DICIAMO con grande forza NO alla candidatura di persone che hanno tratto vantaggio per la propria famiglia e per i propri amici nella funzione di Amministratori. NO alla candidatura di Condannati o indagati. PRONUNCIAMO con gran forza NO alla candidatura di persone che nel loro passato di Amministratori hanno usato il loro POTERE come mezzo di coercizione e di ricatto.
Comitato Cittadino ETICO MORALE di Isola delle Femmine
Bertolt Brecht : “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente”
Non mi piace pensare che esiste l’ingiustizia della legge, non mi piace perché è dura da digerire, mi rendo conto che spesso e volentieri si perde traccia degli eventi perché non sono più sensazionali e solo grazie alla diretta conoscenza delle persone coinvolte verrai a sapere che quella storia non è finita così. Ma…………..
“ Non c’è niente di più profondo di ciò che appare in superficie “
La vicenda degli ATO è una vicenda triste e non capisco come mai alcuni colleghi si ostinino a difendere la gran parte dei sindaci che sono, non solo complici, ma artefici del disastro degli ATO.
I sindaci che sono stati nei Consorzi sono stati essi stessi attori dei disastri degli ATO; hanno determinato le assunzioni facili; hanno gonfiato gli organici; non hanno messo in riscossione la TARSU. Perché non lo hanno fatto? Solo per clientela: non chiedere le tasse dovute ai cittadini diventa clientela per la prossima elezione.
Adesso, chi pagherà questo danno? Lo faranno i cittadini che sono stati presi in giro da questi stessi sindaci. Adesso i costi sono diventati altissimi, si sono triplicati, e pagheranno i lavoratori di quelle cooperative o i lavoratori assunti dalle agenzie interinali in periodi elettorali, con la promessa di un posto di lavoro. Lavoratori che adesso non potranno essere assunti. E voglio vedere questi sindaci ed amministratori che si sono sbracciati, durante le campagne elettorali, per provvedere alle
assunzioni di questo personale.
Abbiamo una grande scommessa e, se si chiede qualche giorno di riflessione, credo sia necessario concederlo perché - come ha detto qualche collega - occorre approfondire il disegno di legge e, piuttosto che partorire una legge che può creare qualche difficoltà, perdere qualche giornata in più può aiutarci certamente a renderlo un atto che può essere accolto dalla popolazione anche con grande entusiasmo. Infatti i cittadini vogliono che si tolga l’immondizia dalle strade, davanti alle case, davanti alle scuole, davanti ai negozi. E allora questa grande scommessa, assessore, ci vedrà sì protagonisti perché sappiamo che stiamo toccando interessi, grandi interessi - quello delle discariche gestite in una certa maniera, quello dei noli a caldo, quello delle assunzioni facili - e, quindi, sarà un tragitto pieno di ostacoli. A noi la capacità di dare una risposta seria perché sarà veramente un risultato importante se saremo capaci di rendere partecipi i siciliani in questo sforzo che il nostro Parlamento saprà fare...........
RUSSO Pietro Carmelo, assessore per l’energia e i servizi per la pubblica utilità.
Signor Presidente, mi pare che siano emersi spunti interessanti, peraltro, del tutto posti all’attenzione e cioè, in particolare, quello del maggiore coinvolgimento dei comuni e quello della salvaguardia finanziaria che, credetemi, è un incubo, che io ho, delle amministrazioni locali. Il problema però è che l’incubo del disastro finanziario dei comuni si sta trasferendo sulla Regione siciliana.
L’Aula è, ovviamente, sovrana! Io desidero semplicemente dirvi che alla presenza, fra gli altri, dell’onorevole Adamo, dell’onorevole Mineo, dell’onorevole Greco, alle ore 15.30 di questo pomeriggio, nella Sala Rossa, davanti a me c’erano dodici sindaci che urlavano come ossessi perché nell’ATO Palermo 1 vi è ancora una volta una situazione di grave pericolo per l’igiene e la sanità pubblica. Ancora una volta ho autorizzato la Regione siciliana ad “attingere alla cassa!”
Tutti voi sapete quello che significa. Significa, mandato allo scoperto. Ripeto, l’Assemblea è sovrana, ma io non potrò più autorizzare, in nessun modo, interventi di sostegno dei comuni rispetto alle esigenze di emergenza ambientale. Dall’assessorato all’economia mi comunicano che la cassa non è più in condizione di reggere ulteriori accessi finanziari.
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, la seduta è rinviata a domani, mercoledì 10 marzo 2010, alle ore 16.00 con il seguente ordine del giorno:
I - Comunicazioni
II - Discussione dei disegni di legge:
1) - “Ordinamento della professione di maestro di sci” (n. 491/A) (Seguito)
Relatore: on. Fagone
2) - “Gestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati” (nn. 525-528/A) (Seguito)
Relatore: on. Mancuso
3) - “Bilancio di previsione della Regione siciliana per l'anno finanziario 2010 e bilancio
pluriennale per il triennio 2010/2012” (nn. 470-470 bis)
4) - “Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2010” (nn. 471-471 bis)
Ordine del Giorno
Resoconto provvisorio
Video dalle ore 16:35
Allarme “munnizza”
Lo smaltimento dei rifiuti esige, innanzi tutto, una seria politica delle “R” come:
Razionalizzazione, Riduzione della produzione, Raccolta differenziata, Riciclaggio, Riuso, Riparazione, Recupero.
Solo dopo aver attuato tutti i punti precedenti, si potrà eventualmente valutare correttamente la migliore tecnica impiantistica per lo smaltimento della frazione residua scelta tra i sistemi che garantiscono meglio salute umana ed ambiente (pensare al trattamento con recupero energetico dell’'esigua frazione residua). Solo con questa politica, oltre a ridurre i costi economici, si possono ottenere impatti ambientali e sanitari inferiori a quelli prodotti dagli inceneritori e dalle discariche. L' incenerimento degli RSU è, fra tutte le tecnologie, la meno rispettosa dell' ambiente e della salute. E’ inevitabile la produzione di ceneri (che rappresentano circa 1/3 in peso dei rifiuti in ingresso e devono essere smaltite in discariche speciali) e l'immissione sistematica e continua nell’atmosfera per ogni inceneritore (di milioni di metri cubi al giorno) di fumi inquinanti contenenti polveri grossolane (PM10) e fini (PM2.5 , ovvero con diametri inferiori a 2.5 micron) costituite da nanoparticelle di sostanze chimiche (metalli pesanti, idrocarburi policiclici, policlorobifenili, benzene, diossine e furani, ecc.) estremamente pericolose, perché persistenti ed accumulabili negli organismi viventi.
Senza contare del contributo all’effetto serra. La combustione trasforma infatti anche i rifiuti relativamente innocui quali imballaggi e scarti di cibo in composti tossici e pericolosi sotto forma di emissioni gassose, polveri fini, ceneri volatili e ceneri residue che richiedono costosi sistemi per la neutralizzazione e lo stoccaggio.L'Ambiente, è prioritario pensare agli effetti sugli esseri umani più fragili, perché già malati, o più suscettibili come bambini, donne in gravidanza, anziani. Il rischio non è solo riferibile ad una maggiore incidenza di tumori (già segnalata), ma anche ad altre problematiche quali: incremento dei ricoveri e della mortalità per cause respiratorie e cardiocircolatorie, alterazioni endocrine, immunitarie e neurologiche. Si ribadisce che in problematiche così importanti e complesse devono sempre essere privilegiate le scelte che si ispirano al principio di “precauzione”, alla tutela e salvaguardia dell'ambiente, consci che la nostra salute e quella delle future generazioni è ad esso indissolubilmente legata (come le drammatiche esperienze su amianto, benzene, piombo e polveri fini dovrebbero averci insegnato).
Comitato Cittadino Isola Pulita aderente al Coordinamento Comitati Cittadini Siciliani
La “munnizza” invade la provincia di Palermo. Secondo Cgil, Cisl e Uil, infatti, oltre al territorio ricadente nei 27 comuni del Consorzio Coinres, i rifiuti riempiono anche le strade della zona costiera, da Isola delle Femmine a Trappeto, nei 12 comuni dell’Ato Pa 1. Le organizzazioni della categoria igiene ambientale parlano di “forte tensione determinatasi nel territorio dell’Ambito territoriale Palermo 1″, nonostante i lavoratori “non siano in sciopero o in stato di agitazione, ma a totale disposizione della societa’”. La stessa società, dicono i sindacati, ha manifestato l’impossibilità di gestire il servizio nei 12 comuni di competenza per la mancanza di liquidità necessaria per il pagamento dei salari, per il funzionamento dei mezzi e per la messa in sicurezza delle strutture adibite ad autoparco. “Tutto ciò – aggiungono le sigle sindacati – ha generato il panico tra le maestranze, il tutto aggravato dall’arrivo in alcuni comuni di ditte private esterne incaricate dagli stessi comuni a gestite l’emergenza igienico sanitaria. Ci chiediamo, come mai gli stessi comuni soci trovino le risorse per pagare ditte esterne e non per provvedere ai pagamenti arretrati”. Sarebbe più logico che i sindaci dei comuni soci, “trovassero il coraggio e la determinazione di riconoscere di non essere in grado di gestire la società. Se non si ha questo coraggio provino a dare le dimissioni da amministratori, lasciando alla Regione il compito di commissariare non solo i comuni inadempienti, cioè quelli che hanno determinato questa crisi, ma la stessa guida della societa’ d’ambito”.
Rifiuti, non si ferma la protesta degli operai Ato Palermo 1. Presidi all’ingresso dell’autoparco di PARTINICO
I lavoratori dell’Ato rifiuti Palermo 1, in sciopero da due giorni perché non ricevono lo stipendio, hanno presidiato per tutta la notte l’autoparco di Partinico (Pa) per assicurasi che nessun mezzo per la raccolta rifiuti entrasse in servizio. Stamattina ci sono stati dei momenti di tensione con la polizia, che in assetto antisommmossa, ha scortato gli operai e i mezzi di ditte private incaricati da alcuni Comuni del comprensorio di rimuovere i rifiuti dai centri abitati al posto dei lavoratori “Dato che con i due giorni di mobilitazione - dice Gianpaolo Illiano, in sciopero. Lo scontro è stato però evitato grazie al lavoro di mediazione tra i rappresentanti sindacali dei lavoratori e i dirigenti della polizia. sindacalista Rdb e dipende Ato Palermo 1 - siamo sicuri di avere fato conoscere la nostra situazione anche al governo nazionale. Da questo momento, quindi, non impediremo più alle ditte private di raccogliere i rifiuti. Continuiamo però il nostro sciopero”. Domani sono diversi gli appuntamenti previsti per affrontare la crisi rifiuti nei dodici Comuni dell’Ato Palermo 1: alle 16 i sindaci dei Comini soci della società d’ambito si riuniranno nella sede di Cinisi per fare il punto della situazionee e alle 18 è atteso all’autoparco di Capaci il presidente della commissione Attività produttive dell’Ars, Salvino Caputo. Mentre i lavoratori costituiranno un sit-in, dalle 9 alle 11, davanti al municipio di Capaci, uno dei Comuni che ha incaricato ditte private della rimozione dei rifiuti e chiederanno un incontro nel pomeriggio con l’assessore regionale all’Energia, Pier Camillo Russo
L'incontro è stato convocato dai vertici aziendali per cercare la soluzione alla sitiuazione di crisi economica della società che sta provocando l'interruzione del servizio di raccolta dei rifiuti. Gli operai da sabato si astengono dal servizio perché non ricevono gli stipendi
Palermo. Circa duecento lavoratori dell'Ato Palermo 1, la società d'ambito che si occupa della raccolta dei rifiuti nel territorio di dodici comuni, stanno manifestando davanti alla sede di Cinisi dell'azienda, dove si sta svolgendo la riunione dei sindaci. L'incontro è stato organizzato per cercare la soluzione alla sitiuazione di crisi economica della società che sta provocando l'interruzione del servizio di raccolta dei rifiuti. Gli operai da sabato si astengono dal servizio perché non ricevono gli stipendi e perché ritengono che i mezzi e il vestiario per lo svolgimento del servizio non rispettino i requisiti minimi di sicurezza. Nel pomeriggio ci sono stati momenti di tensione tra i lavoratori che accusano i sindaci di non versare nelle casse dell'Ato le somme dovute.
Ancora emergenza rifiuti a Palermo e in provincia. Nelle strade del centro e in periferia sono numerosi i cassonetti che non sono stati svuotati e intorno ai quali si sono create delle piccole discariche.
I lavoratori dell'Ato rifiuti Palermo 1, in sciopero da ieri perché non ricevono lo stipendio, stamattina hanno bloccato per circa venti minuti la circolazione stradale a Cinisi sulla statale 113, impedendo il transito ai mezzi di ditte private incaricate dai comuni del comprensorio di rimuovere i rifiuti al posto dei dipendenti in sciopero. Alcuni di questi grossi mezzi sono stati bloccati proprio sulla statale.
"I sindaci hanno fatto una vigliaccata - dice Gianpaolo Illiano, sindacalista Rdb e dipendente dell'Ato rifiuti - incaricando privati sprovvisti di autorizzazioni e requisiti di legge per raccogliere l'immondizia al nostro posto. Non capiamo perché invece di pagare i privati non utilizzano queste somme per accreditarci gli stipendi e investire sulla manutenzione dei mezzi e nel vestiario per permetterci di svolgere il servizio di nettezza urbana in sicurezza".
l sindaco di Terrasini, Girolamo Consiglio, chiede l'intervento del prefetto di Palermo, Giancarlo Trevisone, per risolvere l'emergenza rifiuti nei dodici comuni del comprensorio dell'Ato Palermo 1. "Chiedo al prefetto di Palermo di intervenire - dice il sindaco - considerati i gravi rischi per l'ordine e la sicurezza pubblica. Invitiamo inoltre le autorità competenti a ricorrere alle misure di emergenza, previste dalla legge 123 del 2008, adottate per fronteggiare la crisi della Regione Campania".
Intanto, continua a far discutere il filmato shock che mostra il pessimo stato della discarica di Bellolampo con autocompattatori che scaricano su una collina di rifiuti ammucchiati senza pretrattamento, l'enorme lago di percolato, le strade di terra e fango che rendono arduo lo spostamento dei mezzi, perfino mucche al pascolo che mangiano erba verosimilmente inquinata perché a pochi passi dall´immondizia. Il video mostra anche cassonetti nuovi di zecca e accantonati. A girarlo sono state le associazioni cittadine "Rifiuti zero Palermo" e "Muovi Palermo" che hanno accompagnato una delegazione di studenti francesi a vedere la discarica che ha già fatto finire diversi dirigenti dell´Amia sotto inchiesta per «disastro ambientale».
Sulla raccolta porta a porta, iniziata in una zona circoscritta della città, infine, l'Amia si dice soddisfatta. Il direttore generale, Pasquale Fradella, sostiene che «non vi sono particolari problemi sul servizio», che «la maggior parte dei cittadini ci risulta anzi essere entusiasta dell´iniziativa» e definisce «eccellenti» i risultati che parlano di una raccolta differenziata del 60-70 per cento nella zona dell´esperimento. «Piccoli disservizi o necessità di adattamento del sistema appena partito o lamentele di singoli utenti -conclude Fradella - non possono e non devono inficiare un sistema adottato in tutta Italia con successo e che anche a Palermo sta dando i risultati attesi».
STOP AGLI STIPENDIFICI DEGLI A.T.O (raccolta rifiuti e gestione acque)
Clamoroso: la Camera abolisce gli ATO Rifiuti ed Idrici
Articolo 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191, dopo il comma 186 è inserito il seguente:«186-bis. A decorrere da un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono soppresse le Autorità d'ambito territoriale di cui agli articoli 148 e 201 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni. Decorso lo stesso termine, ogni atto compiuto dalle Autorità d'ambito territoriale è da considerarsi nullo. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni attribuiscono con legge le funzioni già esercitate dalle Autorità, nel rispetto dei princìpi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza.Sono abrogati gli articoli 148 e 201 del decreto legislativo n. 152 del 2006
Per quanto riguarda la gestione delle acque, verranno eliminati i nove Ato idrici siciliani, la “Acque Potabili Siciliane” di Palermo come ……, Dunque, da oggi, saranno le regioni a decidere, con legge propria, le forme e le modalità organizzative del servizio di erogazione dell’acqua e di raccolta e smaltimento rifiuti.
Il Comitato Cittadino Isola Pulita propone a tutte le rappresentanze politiche sindacali associazioni imprenditoriali artigianali commerciali turistiche e a tutte le associazioni di volontariato la costituzione di un “Comitato Cittadino per la difesa dei BENI COMUNI” con l’obiettivo immediato di:
Proposta all’intero Consiglio Comunale affinchè si determini in merito:
- Revoca da parte del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine della delibera 48 del 2.11.01 con la quale il Comune di Isola delle Femmine rinunciando alla gestione della propria rete idrica di fatto aderiva alle ACQUE POTABILI SICILIANE.
Inoltre si sancisca l’inserimento nello Statuto Comunale la volontà dell’intera Cittadinanza:
- Acqua BENE COMUNE COLLETTIVO inalienabile, la gestione deve essere nel segno della economicità e della efficienza, del SERVIZIO.
- Raccolta Rifiuti il Comune di Isola delle Femmine promuove favorisce implementa la raccolta differenziata nella gestione dei rifiuti. Supporta tutte le iniziative atte a promuovere il RICICLO attraverso la creazione di una filiera nelle varie fasi di vita dei rifiuti, nel rispetto dell’ ambiente e della qualità della vita dei cittadini.
La nostra munnezza come occasione di sviluppo di Isola delle Femmine.
Nel tempo abbiamo parlato di: Raccolta Rifiuti, ambiente, Italcementi, Aria irrespirabile, Privatizzazione dei Servizi, Gestione Acque e Qualità delle nostre acque, Inquinamento delle falde acquifere Raffo Rosso, Siti di Importanza della Comunità Europea SIC, Autorizzazione Integrata Ambientale, Piano Regolatore Generale, Cementificazione della fascia costiera, Alga Rossa,Tariffe, Parentopoli, Voto di Scambio, Rappresentanza negli Ambiti territoriali, Raccolta differenziata, Amministratori ciechi, La vita in diretta, Isola Pulita, Isola ecologica, SICAR, Incendio alla SICAR, Assessori all'ambiente Portobello, Wind Shear, Inquinamento da cromo esavalente, Tumori, Malattie collegate all'ambiente, leggi, disposizioni, querele, ricorsi, denunce, esposti..............
Promemoria per il “Sindaco” Professore Gaspare Portobello
Il giorno 20 del mese di novembre dell’anno 2007, presso il Palazzo dei Carmelitani di Partinico, Lei Signor “Sindaco” professore Gaspare Portobello partecipa all’assemblea straordinaria della “Servizi Comunali Integrati R.S.U. S.p.a.”, la Sua partecipazione in quanto facente parte del CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE titolare di una quota pari al 4,726 (quattro virgola settecentoventisei per cento) del CAPITALE SOCIALE. Signor “Sindaco” Lei a partire da quella data risulta essere AZIONISTA (comproprietario) dell’azienda in questione. Naturalmente in qualità di “Sindaco” legale rappresentante del “Comune di Isola delle Femmine” Piazza Duca degli Abruzzi (così come risulta a pagina 8 dell’atto che LEI ha firmato). Quindi faccia un attimo più di attenzione quando addossa la responsabilità del disservizio all'A.T.O. (per favore non si dia la zappa sui piedi)
L’attività della Servizi Comunali Integrati RSU SPALe principali attività svolte dalla Servizi Comunali Integrati RSU SPA nel campo dell’igiene ambientale sono le seguenti:
• raccolta rifiuti urbani indifferenziati;
• raccolta differenziata frazioni riciclabili;
• raccolta differenziata rifiuti urbani pericolosi;
• spazzamento stradale;
• svuotamento cestini stradali;
• lavaggio e disinfezione cassonetti;
• raccolta materiali ingombranti;
• gestione isola ecologica;
• attività complementari all’igiene urbana a pagamento ai sensi dell’art. 6 della carta dei servizi e cioè:
- abbandoni incontrollati e discariche abusive;
- derattizzazione e disinfestazione;
- pulizia caditoie;
- pulizia delle spiagge;
- scerbamento e sterramento;
- manutenzione del verde pubblico e altri servizi ambientali;
- ampliamento dei servizi esistenti e servizi occasionali (manifestazioni culturali, feste, sagre, pulizia mercatini, fiere autorizzate);
- turni domenicali;
………..Viene in ogni caso garantito, nell’arco delle 24 ore successive, lo svuotamento dei cassonetti tralasciati.Carta dei servizi
*Circolare n.396 A2 del 9 maggio 2006(art. 17 della legge regionale 28 12 2004 n. 11 e comma 17 dell'art. 21 della legge regionale 22 dicembre 2005, n. 19.)
*Circolare n.397 del 9 maggio 2006(rilevazione con certificazione dei dati sui costi del servizio della gestione dei rifiuti svolto negli anni 2002, 2003, 2004 e 2005 in Sicilia e relativa copertura della tassa/tariffa.)
*Circolare n.822 del 25 maggio 2006(Mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata di cui all'art. 205 del d. lgs. 3 aprile 2006, n. 152 - adeguamento dei piani d'ambito al d. lgs. n. 152/2006.)
*Circolare n.823 del 25 maggio 2006(Circolari Agenzia nn. 396 e 397 del 09.05.2006, n. 399 del 10.05.2006, n. 494 del 15.05.2006 e n. 822 del 25.05.2006 - circolare Commissario delegato per l'emergenza rifiuti n. 7984 del 3.4.2006 - comunicazioni.)
*N. 1148 A2 dell'11 gennaio 2006(Legge regionale 22 dicembre 2005, n. 19 – art. 21 comma 17 – fondo di rotazione a garanzia della spesa inerente la gestione integrata dei rifiuti e copertura della stessa)